top of page

BIOGRAFIA

Nina Zilli è un tornado, un vulcano, un’innamorata della musica che ti inchioda con le sue passioni & fantasie prima ancora che tu abbia il tempo di ascoltare una sola delle sue canzoni. Nina, che viene da un paesino della Val Trebbia che ha lasciato presto per l’Irlanda, gli Stati Uniti, dovunque la spingevano i sogni e le fantasie. Nina che è partita dalla musica anni 70 “per arrivare piano piano alla mia musica perfetta: la Motown, l’R&B della Stax, il soul, il pop rock dei primi 60”, incrociato con amori italiani di Mina e Celentano giovani e con la Giamaica che le fa battere forte il cuore. Reggae, rocksteady, ska: quando parla di Alton Ellis, di Phyllis Dillon, degli Ska-talites la sua voce cambia intonazione, è tenera e smaniosa nello stesso tempo.

Come mettere tutto questo in musica?. Ha studiato da soprano (“ma preferivo di gran lunga il rock”), ha diviso il tempo fra l’università e piccoli gruppi live, ha fatto la vee jay, è entrata e uscita da una porticina laterale della discografia con un 45 giri che ha rimosso (“non ne ho neanche una copia d’archivio, giuro che l’ho rotto”). Nel 2001 ha fondato un complesso, Chiara & Gliscuri, con cui è riuscita a mettere a fuoco qualcosa della sua personalità: un inno alla musica rocksteady, una lettura del mondo con quegli occhiali prendendo dai repertorio più diversi, da Madonna ai Metallica, dalla Giamaica vera a una di fantasia, partendo magari dall’Australia degli AC/DC. Da quell’esperienza è nata la collaborazione con i Franziska, con cui gira l’Europa cantando reggae in inglese e patois. Ma è solo una parte del suo mondo. Nina ha tempo e voglie anche per scrivere canzoni, tanto, di tutto, e per proporsi come solista.

Nel 2009 dal suo cilindro sempre zeppo, Nina Zilli ha estratto sei brani, ha aggiunto una cover storica (You Can’t Hurry Love delle Supremes, nella versione italiana – “L’amore verrà”) e raccolto tutto in un ep. Nina si è divertita un sacco e sente di essersi presentata bene, con quell’aria fresca di canzoni di una volta, con i fiati e un sacco di strumenti veri, in una dimensione “vintage” che illustra come si deve il suo paesaggio immaginario – una giovane e graffiante Mina a Detroit, reduce da un viaggio musicale a Kingston. 50mila, il singolo di lancio, con Giuliano Palma, è la canzone più compiuta e un bell’esercizio sul tema di amore/dolore, Inferno un rilassato “sha la la” che fa molto estate Sixties ; e Penelope, con gli Smoke, il brano che più si avvicina all’adorato rock steady.

Il singolo “50mila” è stato scelto da Ferzan Ozpetek per il film - Mine Vaganti- (2010)

Nina Zilli partecipa alla 60° edizione del Festival di Sanremo con il brano “L’Uomo che Amava le Donne” scritto insieme a Kaballà ed incluso nell’ album di studio uscito a Febbraio 2010, ricevendo il Premio della Critica ‘Mia Martini’ e ‘Premio della Sala  Stampa Radio e Tv’ nella categoria Nuova Generazione.

Sempre durante il Festival è stata inoltre premiata da Assomusica per la –Migliore esibizione live tra gli artisti in gara nella sezione giovani -il riconoscimento, sulla base delle segnalazioni degli associati, le è stato assegnato per essersi distinta per la sua performance che ha evidenziato una spiccata vocazione all’esibizione live, con un ottimo senso del palco, ed una forte predisposizione al contatto con il pubblico, caratteristiche indispensabili per trasformare la musica dal vivo in emozione.

A fine aprile 2010 l'album Sempre lontano viene decretato disco d'oro a conferma del successo di vendite dell'album e del singolo sanremese.
Nel 2010 partecipa all'annuale Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. 
Nel mese di maggio partecipa anche ai Wind Music Awards all'Arena di Verona e viene premiata come "New Artist". 
Il 5 novembre esce il  singolo Bacio d'a(d)dio il primo estratto da Sempre lontano Special Edition, la nuova release del primo album. La nuova versione del disco contiene un DVD con l'intero concerto tenuto al Blue Note di Milano. 
Il 18 febbraio 2011 è ospite al 61° Festival di Sanremo per duettare con i La Crus nel brano Io confesso. La mattina partecipa alla conferenza stampa e il suo disco Sempre lontano viene premiato Disco di Platino.
Nel febbraio 2011 la cantante riceve due nomination ai TRL Awards 2011 nelle categorie Best Look e Italians Do It Better, e proprio lei, insieme a Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, ha presentato la cerimonia tenutasi a Firenze il 20 aprile 2011.
Dal 6 maggio fino al 22 luglio 2011 conduce ogni venerdì pomeriggio il programma Stay Soul su Rai Radio Due. 
Nel febbraio 2012 partecipa alla 62° edizione del Festival di Sanremo con il brano Per sempre ed esce l’album d’inediti dal titolo L’amore è femmina.

Dopo il Festival di Sanremo per Nina Zilli arrivano mesi ricchi di impegni. A marzo partecipa al programma televisivo Panariello non esiste, varietà in onda su Canale 5 e a maggio vola a Baku per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest. Ottiene grandi riconoscimenti di critica e di pubblico e si classifica al nono posto.

Per Nina Zilli il 2013 è un anno di studio, ricerca e viaggi. 
In estate arriva WE LOVE YOU, un nuovo progetto live con il trombettista Fabrizio Bosso. 
Nel 2015 Nina Zilli partecipa tra i big della 65esima Edizione del Festival di Sanremo. Uno dei ritorni più attesi sul palco dell'Ariston con SOLA, il brano di cui è anche autrice e contenuto nel suo terzo album di studio, “Frasi&Fumo”. 
Dal 2015 è stata per tre edizioni nella giuria di Italia's Got Talent.

Nel 2017 Nina Zilli ritorna con un nuovo album, pubblicato a settembre, “Modern Art”. “Mi hai fatto fare tardi” è il singolo che ha anticipato il progetto in radio, una canzone dai suoni urbani, prodotta da Michele Canova e nata dalla collaborazione di Nina con Calcutta, Dario Faini e Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti.

Da ottobre Nina è in tour nei più importanti club della penisola. Il Modern Art Tour è l’occasione per ripercorrere con l’artista i suoi successi più amati e per presentare al pubblico i brani del nuovo lavoro discografico.

Nel 2018 partecipa al 68° Festival di Sanremo con il brano “Senza Appartenere”. Il 9 febbraio esce “MoDERN ART (Sanremo edition)” che contiene il brano in gara al Festival e una  versione unplugged di “1XUNaTTIMO”.
 

bottom of page